lunedì 31 gennaio 2011

L'importante è essere fuori moda - GB Valli says



«La Haute Couture? È morta, anche perché non corrisponde più alle esigenze attuali della società» Diceva Pierre Bergè nelle sue lettere a Yves! E come dargli torto! L’Haute Couture è finita, ahimè, perché i sogni sono finiti. Quei sogni fatti di speranza, di idee, di lotta, quei sogni fatti di vita! In un epoca come la nostra è assai difficile sognare, perché non siamo più abituati a farlo e perché l’atto di sognare richiede coraggio, forza e Tenacia. Difficile non è impossibile però! Ed in questa Visione ”Impossibilista” si incastona come un “solitario Grezzo” La figura poco convenzionale di uno degli ultimi Couturier Giambattista Valli. Nato  nella magica città della “ Dolce Vita“ di Fellini nel ’66, si forma in una scuola d’arte dove scopre gli acquerelli di Saint Laurent e le illustrazioni di Reneè Gruau per Dior.  Frequenta l’IED di Roma e poi segue un corso a Londra presso  la Saint Martin School of Art. Tornato in Italia Diventa assistente personale del Couturier Roberto Capucci, presso la sua Maison, apprendendo una certa drammaturgia stilistica e l’equilibrio dosato dei colori. Successivamente  viene chiamato dalle Sorelle Fendi presso la loro Maison come Senior Designer della linea Fendissime. E 5 anni dopo, lavora come Senior Designer per Krizia. La svolta per la sua carriera arriva nel 1997, quando viene chiamato da Manuel Ungaro a lavorare presso la sua Maison. E dopo 4 anni di duro lavoro accanto al grandissimo Maestro, diventa  S. Designer delle linee prêt-à-porter, Ungaro Fever e Accessori.  E nel 2005 avviene il grande balzo che per ogni artista è l’evento cruciale, per il quale si prepara durante tutta la sua vita. Debutta, a Parigi (un debutto altisonante già di suo per la location) con il marchio GIAMBATTISTA VALLI, prodotto da Gilmar. Di qui in avanti, si susseguono un successo dietro l’altro, dalla collaborazione con Moncler per la collezione di piumini deluxe Gamme Rouge, ai redcarpet, alla reinvenzione degli Stiletto. Ho conosciuto diverse persone che sono venute a contatto con lui, o che hanno lavorato con lui, è ciò che più mi ha colpito è stato quanto tutte fossero d’accordo nel sottolineare l’umiltà con cui viva la sua arte e  con cui si propone, non parlando di sé, ma facendo si che le sue opere parlino di lui. E come YSL segnò la storia con l’apertura della prima Boutique, rivoluzionando il mondo, così,  anche l’apertura, dopo sei anni di lavori e sfilate, della Prima Boutique di Gimbattista Valli ha grandissima risonanza. Dall’aspetto singolare ed unico, la boutique, situata in Rue Boissy D'anglas, nasce in un quartiere molto amato dalla stilisti e in quegli stessi appartamenti in cui  visse Jean Baptiste Lully, compositore italiano naturalizzato Francese (singolare questa scelta no?!). Inoltre, l’atmosfera elegante ed intima caratterizza questi 142 mq di meraviglia, uno space concepito come una rivisitazione della boutique in chiave di  concept Store. È suddiviso in  tre stanze separate, dominate dal colore “Rosa Duchessa di Windsor”, arredato con oggetti dal design Moderno e  pezzi originali di Tony Duquette e Piero Fornasetti, una limited edition di borse disegnate per Roberta di Camerino, le fragranze di Wig Room e pezzi unici di gioielleria di Luigi Scialangae candele firmate da Valli per Cire Trudon. Preèt a Porter e Haute Coutre si fondono in questo magico posto….  

«Troppi negozi sono pensati oggi come la tomba dei prodotti, o come mausolei dei creatori - dice Valli, vestito di nero con un filo di perle al collo -. Io vorrei che nel mio spazio si creasse un giro di persone che scelgono di passare un'ora del loro tempo tra le cose che mi piacciono, accolte come si ricevono degli amici. Senza l'atteggiamento troppo ossequioso del "oui madame" ripetuto ogni secondo, né la maleducazione della quale sono stato vittima anch'io quando in certe boutique mi è stato detto "questo è troppo caro per lei"»
Vorremmo concludere così:
«l’importante è essere fuori moda. La parola trendy mi ha sempre fatto paura. Mi piacciono gli abiti che si ritrovano negli armadi con piacere, come vecchi amici»
Un ringraziamento a te che ci fai Sognare

Siamo Ufficialmente Alla Frutta 

( una galleria di foto e tante chicche per voi con immagini di abiti e dello store ... per sognare :)








































sabato 29 gennaio 2011

Cookie Gaga: Butter Biscuits


E se a Parigi stanno attenti alla lInea in tempi di sfilate...noi ce ne freghiamo ed invitiamo le modelle ad abbuffarsi da noi con le meravigliose ricette di donna GAGA! In eslusiva per voi:
           Cookie Gaga: Butter Biscuits



























Non siamo in grado di darvi un tempo esatto per la cottura, ma dopo aver riscaldato il forno, inserite i biscotti e controllate spesso l'andamento della cottura, che ai sottoscritti è durata 40 minuti, ma non è così per tutti. Dopo aver tirato fuori i biscotti aspettate che si raffreddino e spazzolateli con dello zucchero a velo ed ecco il 
                        risultato finale!








BYE BYE 
DONNA GAGA

martedì 25 gennaio 2011

" Una Brutta Giornata " per la Puglia

Prima di scrivere realmente quello penso, mi preme fare una premessa. Sono Pugliese dalla nascita e conosco la mia regione molto bene, so quali sono i suoi pregi e quali; più dei pregi; sono i suoi difetti, detto ciò trovo assurdo che continuino a farsi film che ridicolizzino la puglia al posto di fare film che la spingano a migliorare. Vi prego non veniteci a propinare la solita minestra che si può fare denuncia anche ironizzando, perché questa è solo una scusa. Questa è una scusa per tutte quelle persone che sono corse al cinema a vedere quella pura idiozia velata da ironia che si chiama Checco Zalone. Questo film ha battuto gli incassi del capolavoro premio oscar di Benigni: La vita è bella, totalizzando la bellezza di trentuno milioni solo nei primi due giorni di proiezione, incasso che il premio oscar ha totalizzato in tutte le proiezioni complessive. Ditemi se questo non è sintomatico del fatto che alla gente piaccia chiudere gli occhi e ridere su queste demenze piuttosto che aprirli e rendersi conto che il paese va a puttane (nel vero senso della parola aggiungerei)! Ma com’è possibile che i pugliesi spendano 6,50 € di biglietto per passare 2 ore alla gogna mentre i loro usi e costumi diventano strumenti carnevaleschi inconsapevoli, e, credendosi esterni, ridono assieme alla corte italiana che ride di loro, e non con loro! Per scrivere queste righe ho dovuto guardare quell’idiozia, non ho parole per descrivere il disgusto provato nel vedere come questo perfetto cretino demolisca la Puglia, la descrive come una regione corrotta, nepotista, fatta di raccomandazioni e tangenti, popolata da persone ignoranti, cafone e poco propense al lavoro, questo tizio non ha fatto altro che prendere tutti i luoghi comuni sui terroni e farne un film, vi richiedo di dirmi dov’è il genio? Perché io mi sforzo ma non lo vedo….forse il genio di questo signore sta nelle centinaia e centinaia di risate che ha fatto fare ai Milanesi e ai Padani che continuano ancora oggi a giudicare male il sud. Crocevia di popoli e di culture, la puglia racchiude in se una ricchezza che evidentemente, la gente più ignorante non è stata in grado di cogliere. L’aspetto ridanciano e goliardico scaturisce da grandi e antiche tradizioni che il popolo pugliese mantiene da sempre, come le orecchiette fatte a mano o il linguaggio vernacolare che racchiude in se il segreto di un tempo. Sono questi gli argomenti che dovrebbero essere trattati in un film sulla Puglia Ci verrebbe da ridere sul Colosseo? O sulla pasta cacio e pepe? O sulle cotolette alla milanese?? E perché farlo sulle Tradizioni Culinarie Pugliesi! Il mio è uno sfogo da Pugliese e da giovane che assiste alle file interminabili fuori i cinema stracolmi di gente idiota che esce ricordando la scena delle urla nel museo, la scena in cui il nostro amato Zalone sostiene che in Italia studiare non serva a nulla, la scena della festa con tutti i parenti corrotti che governano una meravigliosa città come Alberobello. Guardo queste persone e tra loro scorgo sicuramente chi è andato a vedere il film per farsi quattro risate e per passare una serata frivola, questo va bene, perché l’intento di quelle persone era semplice e scevro da qualunque pregiudizio. Loro sanno sia che quella è una brutta, bruttissima ricostruzione della realtà, ingigantita per suscitare risate, ma sanno anche che un pizzico di quello raccontato nel film c’è davvero e che quel pizzico và migliorato. Contro questo tipo di spettatore non ho nulla da dire perché è uno spettatore consapevole, il problema vero sono quelle centinaia e centinaia di persone che ridevano come degli ebeti e hanno creduto che tutto quello fosse realtà, hanno creduto che la Puglia fosse davvero quella. Mi cadono le braccia al pensiero che tanti, ma tanti ragazzi pugliesi siano andati a vedere il film e si siano sentiti legittimati ad essere così cafoni, ignoranti e gretti, perché il vero dramma è questo: L’esempio che questo tipo di film o che un certo tipo di tv da allo spettatore non consapevole, il messaggio che questo film trasmette, ragazzi non dimenatevi, non lottate, non studiate perché tanto in Italia non serve a un cazzo!
Siamo Ufficialmente Alla Frutta





lunedì 17 gennaio 2011

Il valore del Talento! Accademia Del Lusso






L’inalienabilità del destino…questo è uno dei concetti che penso facciano parte della vita di ogni grande artista e creatore del nostro mondo. Il destino è qualcosa contro cui non possiamo lottare, come se il nostro cammino fosse predestinato, e noi lo sappiamo…sappiamo che siamo predestinati a qualcosa di grande, di immenso, ed è inutile lottare contro questa forza ancestrale.. perché quella passione che arde dentro di noi, quel sentimento forte, ineluttabile…nonostante tutti i tentavi che noi possiamo fare per allontanarci da questa, con le nostre SCELTE di vita, non farà altro che portarci sulla strada dorata, quella strada unica che porta verso il magico mondo della realizzazione. Un mondo in cui, attraverso il nostro talento e soprattutto attraverso la guida del nostro maestro, possiamo concretizzare la nostra arte, la nostra stessa esistenza, cambia di valore, di significato, diventiamo solamente strumenti d’arte… strumenti portatori di cambiamento.  Strumenti che portano avanti la propria arte in maniera meritocratica, studiando ed applicando il proprio talento, ottenendo risultati avulsi da raccomandazioni, mazzette e completamente lontani dai falsi imperi costruiti sul nulla, che oggi vanno tanto di moda, ma che sono destinati a crollare, non essendo supportati da conoscenza e talento. Questa è una vera e propria pedagogia della creatività, questo è Accademia Del Lusso. E’ un posto unico in cui poter tirare fuori tutto quanto il tuo talento, in cui le tue potenzialità emergono e raggiungono livelli altissimi, è un luogo di grande creatività nella poliedricità della moda. Accademia del lusso è quel luogo magico dove tutto quanto è possibile, ed è il mezzo che ti permetterà di completare la tua ascesa professionale. Nata nel 2005, si è sempre occupata della preparazione, a livello manageriale, delle figure operanti nel settore della moda e del marketing aziendale. Il metodo innovativo che utilizzano di docenti dell’ADL, personalità affermate nei diversi ambiti della Moda e del Design, nella formazione dei giovani studenti, segue due binari diversi ma comunicanti tra loro: uno tecnico creativo volto alla produzione e un altro amministrativo dedicato al management. La forza della loro didattica, sta proprio nel dare la possibilità agli studenti di toccare con mano e calarsi concretamente nella vita delle aziende  del settore, affiancando alle lezioni teoriche, laboratori progettuali, esercitazioni, simulazioni pratiche e test di apprendimento, il tutto rafforzato da visite a vere e proprie aziende operanti nel Lusso, partecipazione a mostre, fiere, sfilate, project work e incontri con i migliori nomi del mondo della creatività. Ecco per voi alcune informazioni utili sui diversi corsi disponibili :
Master con stage di progetto: 600 ore di attività e 520 di stage per creare una figura professionale che faccia da anello di congiunzione tra pensiero creativo e mercato;
Post Diploma: corsi triennali di 600 ore l’anno riservati a tutti gli studenti in possesso del diploma di scuola media superiore per acquisire tecnica e professionalità operativa;
Professional Courses: 180 ore con frequenza diurna o serale per chi vuole approfondire e perfezionare le conoscenze professionali necessarie alle aziende del Luxury system;
Short Courses: 60 ore personalizzabili in base alle esigenze del corsista con frequenza diurna o serale, per chi vuole acquisire conoscenze mirate.

 
Inoltre vi invitiamo a cliccare sui pulsanti che troverete in basso per visitare il Sito Ufficiale e per rintracciare su Facebook il mondo di Accademia con il quale potrete entrare a contatto attraverso il Profilo e la Fun-Page Interattiva, che viene aggiornata in tempo reale  ed è aperta alle idee e alle opinioni di noi utenti sul Luxury World.






venerdì 14 gennaio 2011

Not Kill Your Soul ... Vivi

Abbiamo deciso di pubblicare oggi qualcosa di forte in seguito ad una mail arrivataci.... speriamo che forse tra voi qualcuno leggendo questa storia possa rispsecchiarsi e capire che la via dell'autolesionismo non è mai quella giusta. Se riesci ad oltrepassare l'istante in cui dici : Non cè la farò mai, solo allora cè l'avrai fatta perchè è passato. é una storia di speranza. perchè la speranza non muore mai .
Siamo ufficilamente allra frutta


"Soffro.. soffro ogni istante in cui sento il mio cuore battere, soffro ogni istante che tu sei li a guardarmi e a giudicarmi, soffro perché forse è l’unica cosa che ho imparato a fare e che la vita sino ad oggi ha saputo insegnarmi. Soffro perché non ho ormai alternativa e perché mi sembra l’unico modo di poter provare ancora qualcosa, quel qualcosa che mi faccia sentire vivo in un vita dominato dall’asservimento dell’uomo, a cosa poi?? È da tanto che me lo chiedo, che so le risposte ma non voglio vederle perché per una volta voglio fare come fanno tutti, come fanno gli struzzi, mettere la testa nel terreno e fare finta di nulla, godere della mia ignoranza e vivere brandelli di felicità in instanti di vita vissuta rubati alla finzione di un sogno che chiamo vita. Le persone che sono stato, sono tante, troppe, diverse e uniche, come i dolori che ho sentito e che mi hanno segnato e che porto ancora nel mio cuore...sofferenze...compagne di una vita che, come cicatrici entrano a far parte della nostra esistenza. Ogni istante di vita che abbiamo vissuto, ogni sensazione che abbiamo provato, ogni pensiero che abbiamo fatto, ogni sentimento che abbiamo provato, fanno parte di quella che risulta essere la pellicola della vita che stiamo vivendo, come fosse un copione che crea quell’infinito mistero che pervade tutto e dirige tutto…fato, destino, dio...siamo solo marionette, come lo sono io che in questo momento sto scrivendo come in preda ad una frenesia mistica che mi fa battere tasti e mi fa buttare giù dei pensieri di cui non sono ancora certo, e non so nemmeno bene cosa voglio dire o dove voglio arrivare. Sò che ho un universo variopinto di misteri tormentati da raccontare, ma a volte le parole sono troppo poco per comunicare ciò che sento e ciò che voglio dire... la sofferenza di guardarti allo specchio, di riscoprirti grande e di aver vissuto una vita che non avresti voluto. Vorrei raccontare il dolore agghiacciante che provi quando dopo aver vomitato, ripetute e ripetute volte con quel dito famelico che si è fatto strada in te condotto dalla sola voglia di farti male perché non ti accetti, ti ricomponi, calmi il tuo respiro e il rossore delle tue gote, asciughi le lacrime dei tuoi occhi che non sono fatti per piangere, ma solo per sorridere ai commensali del pranzo luculliano di cui sei tu la portata principale, tu e il tuo dolore, la sofferenza del tuo sguardo perso nel vuoto, la tua inezia  nell’ essere diverso e nel non poter essere come loro. Questo e molto altro ancora, riempie il loro appetito insaziabile, di cui solo ciò che sei può colmare. Vorrei scappare per quelle colline verdi che ho sempre sognato nei miei sogni e che non ho mai potuto percorrere per paura… per dovere, perché avrei dovuto avere il coraggio di fare le mie scelte perché le volevo davvero, ma scegliamo davvero? O è solo una illusione? Stiamo scegliendo anche in questo momento di leggere o scrivere le parole che sto scrivendo o sono solo movimenti involontari che eseguiamo  meccanicamente? forse siamo nati così…Scegli la vita..."

Monde de Reve

lunedì 10 gennaio 2011

Un FALLO per la Disney

C’era una volta nel meraviglioso castello della principessa Ariel un PENE. Ebbene si, oggi vogliamo occuparci di questo, non della transessualità di Ariel, ma di quei piccoli elementi che, agli occhi di noi bambini cresciuti a “pane, nutella e Disney”, erano impercettibili ma che il nostro cervello recepiva benissimo. Vi siete mai accorti che nel calendario Pirelli di molti anni fa, il neo della diva Marylin, guardato con attenzione, è in realtà il logo della casa automobilistica Mercedes? Oppure avete mai notato la scritta SEX nel cartone animato Il Re Leone? E l’Uomo “sull’attenti” nascosto nel cammello delle Camel? E non trovate strano che l’amatissimo Papa Wojtyla anni fa si sia presentato in un’uscita pubblica seduto su una poltrona con una croce capovolta, simbolo usatissimo dai satanisti? O la donna nuda con un volto incomprensibile nel cartone: Bianca e Bernie? Questi è molti altri ancora, sono esempi di messaggi subliminali, ossia sms per il nostro inconscio. Per i non addetti ai lavori come noi, l’invio di un messaggio subliminale non è altro che l’invio di un’informazione che raggiunge la persona a un livello mentale talmente profondo, da non rendersene conto, ma forte a tal punto da condizionarla. Si cominciò a parlare pubblicamente di messaggi subliminali quando James Vicary pubblicò le sue ricerche ( 1957 ).  Vicary spiegava che: gli spettatori di un cinema in cui erano inseriti brevi messaggi subliminali nei fotogrammi del film ("bevi Coca-Cola" e "mangia popcorn") aumentavano effettivamente i consumi di questi prodotti. Fortunatamente la Sirenetta nel ‘57 non era ancora nata….Altrimenti  pensate di cosa avrebbero avuto voglia  le spettatrici e anche qualche spettatore del cartone. Se ci guardiamo intorno, ci rendiamo conto che con il progresso la società è cambiata, i giornali sono cambiati, la tv è cambiata, le generazioni sono cambiate …. Spinti dalla politica del subliminale i genitori e i ragazzi di oggi, sono cresciuti in un ambiente tutt’altro che “favoloso”, ma tempestati da sms sessuali, politici e satanisti. A questo punto SIAMO UFFICIALMENTE ALLA FRUUTA e non c’è da meravigliarsi se delle madri hanno ammazzato le principesse delle favole per far posare le loro figlie “in fasce” acconciate come delle principesse moderne e volgari, solo per una semplice provocazione de Le Provocateur per eccellenza: Tom Ford.
Per questo articolo non siamo in grado di tracciare la nostra X rossa, o meglio sarebbero troppe le x da tracciare….
 A Voi la scelta……

ECCO A VOI ALCUNE IMMAGINI CONTENENTI MESSAGGI SUBLIMINALI A 
SFONDO SESSUALE






IMMAGINE CITATA NELL'ARTICOLO CONTENENTE MESSAGGIO SUBLIMINALE A SFONDO PUBBLICITARIO PER LA CASA AUTOMOBILISTICA
MERCEDES


ECCO A VOI ALCUNE IMMAGINI CONTENENTI MESSAGGI SUBLIMINALI A 
SFONDO SATANICO
(666 E LA CROCE CAPOVOLTA) 









venerdì 7 gennaio 2011

Genial Gruau or Social Reclame ?

Ma all’epoca di Mademoiselle Gabrielle Bonheur Chanel come si faceva pubblicità? Di certo non si potevano fare outfit o servizi fotografici, perché la fotografia e il business che ne sarebbe derivato, era ancora agli albori, e le boutique, che nacquero nel 1966 grazie alla Boutique Rive Gauche di YSL, non esistevano nel senso moderno, essendovi allora soltanto sarti che avevano tessuti delle maison e realizzavano capi su misura copiando i modelli di punta. In un contesto così lontano dai giorni nostri, dal web, e dai vari fenomeni mediatici, i nostri avi utilizzarono uno strumento estremamente semplice ma allo stesso tempo alla portata di tutti, che permetteva una diffusione di massa (poiché tutti lo abbiamo usato fin dalla tenera età) : l’illustrazione. Si avete capito bene. Tutto avveniva essenzialmente attraverso le illustrazioni che nella loro semplicità disarmante ci sembrano così lontane. E se David Lachapelle è considerato la stella più brillante della fotografia, René Gruau, nome d’arte dell’italianissimo Renato Zavagli Ricciardelli, risulta essere una della figure più importanti della storia della moda e del costume per quasi un secolo intero. Maestro dell’illustrazione che ancora incute paura ai migliori fotografi per la sua disarmante bravura, aveva in se quel guizzo divino che dava anima alle sue illustrazioni, donava quell’aspetto accattivante che non poteva non colpire. Proprio per questo Il grande maestro Christian Dior in persona, lo volle nelle sue file. Attraverso la creatività geniale di Christian Dior e la semplicità delle linee sinuose piene di carattere dato, anche dalle tinte decise e forti di René Gruau, si fa dell’illustrazione uno strumento di comunicazione di moda. È il predecessore degli outfit in un certo senso. Pensate a cosa siamo abituati oggi, reclame di moda piene di donne nude o in atteggiamenti volgari, il sesso la fa da padrone, e non solo nella moda ma soprattutto in tv o sui cartelloni pubblicitari, siamo passati dalle illustrazioni di René Gruau alle foto del deretano di Nina Senicar che posa per Roberta e che tutti siamo costretti a vedere per strada. Pensate davvero a cosa ci siamo persi. Noi oggi vogliamo ricordare ai giornali che un tempo scelsero l’illustrazione e che oggi sono vittime degli outfit, del sesso che vende e delle tendenze della società, che la la genialità di quella comunicazione che faceva sognare rimarrà in eterno nelle pagine di Marie Claire, Vogue, Harper’s Bazaar, Flair… per cui noi scegliamo le Illustrazioni.
Come nostro solito, diciamo agli ideatori delle reclame che :
              
                            SONO UFFICIALMENTE ALLA FRUTTA!